Mongolia: la Terra di Gengis Khan

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  • Mongolia: la Terra di Gengis Khan

  • Tipologia di viaggio

    Viaggio di Gruppo

  • Durata

    14 giorni

  • Partenza

    Principali aeroporti italiani – Voli dall’Italia inclusi

  • Passeggeri

    Minimo 5

  • Guida - Accompagnatore

    Locale parlante italiano

Mongolia: la Terra di Gengis Khan

Quote in camera doppia da (euro per persona):

Partenza Hotel 3*S. sing.Hotel 4*S. sing.Hotel 5*S. sing.
Elenco partenze non disponibile

Informazioni e prenotazioni presso la tua Agenzia di fiducia o in una delle Agenzie Go Club & Malan Partners (per conoscere l’Agenzia della tua città scrivi a: commerciale@malanviaggi.it)

CittàHotelCategoriaCamera
Ulan Bator White House Hotel 3 stelleStandard
Altre località --Yurta in doppia

Compresa assicurazione medico bagaglio

  • Spese mediche
  • Diaria di ricovero Covid-19
  • Indennità di convalescenza
  • Assistenza alla persona
  • Bagaglio
  • Interruzione soggiorno da quarantena

Blocca il prezzo

Tariffe valide fino ad esaurimento posti volo contigentati

Programma di viaggio

  • 1° giorno: Italia - Ulan Bator

    Partenza dall’Italia con volo di linea notturno per raggiungere Ulan Bator: UB, come viene affettuosamente chiamata sia dagli stranieri sia dalla gente locale. Costruita lungo il fiume Tuul e circondata da incantevoli montagne e molti dei suoi abitanti vivono ancora nelle vaste periferie esterne al centro cittadino decisamente affollato. Un secolo fa i cammelli si trascinavano a fatica per le sue sterrate strade principali mentre i lunghi corni tibetani risuonavano cupi dai monasteri. Oggi, invece, nuovi edifici, fuoristrada di lusso e boutique alla moda sono all’ordine del giorno. Pernottamento a bordo.

  • 2° giorno: Ulan Bator - Visite

    Arrivo in prima mattinata Ulan Bator. Incontro con la guida parlante italiano e trasferimento in albergo (cat. 3 stelle), sistemazione nella camera riservata, pranzo, cena e pernottamento. Mattinata di relax. Nel pomeriggio visita al Museo di Storia Nazionale, che ripercorre la storia della Mongolia dall’antichità fino alla rivoluzione democratica del 1990, incluso il periodo di Gengis Khan. Termine della giornata con la visita panoramica della città : la piazza principale Gengis Khan con i monumenti dedicati all’omonimo eroe e a Sukhebaatar.

  • 3° giorno: Ulan Bator-Monastero Gandan - Museo Choijin

    Servizio di pensione completa a Ulan Bator. In mattinata visita al monastero buddista di Gandan, il più importante della Mongolia, con possibilità di assistere alla cerimonia delle preghiere del mattino. All’interno del complesso si potrà ammirare il tempio MigjidJanraisag con l’imponente statua (alta 26 metri) dorata del Buddha MigjidJanraisag, e altri templi minori che risalgono a epoche e in stili differenti. Visita quindi al Museo di Belle Arti di Zanabazar. Nel pomeriggio visita del museo di Choijin Lama: l’antica residenza del più grande lama (LuvsanHaidavChoijin); ospita ora un museo con una ricca collezione di arte buddista. Termine della giornata con la salita alla collina Zaisan, dalla quale si gode una spettacolare vista sulla città di Ulaanbaatar e i suoi dintorni. Rientro in albergo.

  • 4° giorno: Deserto del Gobi Centrale - BagaGazrynChuluu - percorrenza Km. 250 circa

    Prima colazione in albergo a Ulan Bator. Partenza lungo un percorso caratterizzato da tipici scenari di vita mongola per raggiungere il deserto dei Gobi: uno dei luoghi più desolati, misteriosi e affascinanti del pianeta. La superficie è principalmente argillosa mentre le dune di sabbia ricoprono solo una minima parte, circa il 3 per cento. Milioni di anni fa il territorio del   Gobi era completamente diverso, umido e ricco di vegetazione, habitat ideale per i dinosauri. Oggi il Gobi è abitato da alcuni gruppi di nomadi e da animali rari come l’asino selvatico, il cavallo Prewalski, il saiga (un’antilope endemica) e l’orso del Gobi. Ma nel Gobi sorgono anche splendidi monasteri e altre testimonianze di storia e cultura; occupa circa un terzo dell’intera superficie della Mongolia e una parte della Cina settentrionale. Arrivo nel Gobi centrale e visita di BagaGazrynChuluu, una montagna sacra che si trova a 1.760 metri sopra il livello del mare, famosa per le formazioni uniche di roccia granitica e per il suggestivo paesaggio in cui è situata, dove si trovano anche le rovine di un tempio di meditazione. Pranzo in corso di viaggio. Sistemazione in yurta, cena e pernottamento.

    Che cos’è una Yurta?

    Abitazione tradizionale dei popoli dell’Asia tra cui laMongolia. Sono delle tende circolari, con scheletro inlegno e una copertura di tappeti in feltro. Rappresentanola soluzione ottimale per questi popoli nomadiin quanto possono smontarle e assemblarle in tempirelativamente brevi. Vengono spesso utilizzate ancheper i turisti per permettere i pernottamenti in luoghiove non sono presenti strutture alberghiere. Il pernottamento in yurta richiede un certo spirito di adattamento; consigliamo di portare dall’Italia un sacco lenzuolo e asciugamani.

  • 5° giorno: Deserto del Gobi - TsagaanSuvraga - percorrenza Km. 290 circa

    Servizio di pensione completa, con pernottamento in yurta. Proseguimento in direzione di TsagaanSuvraga, una formazione calcarea che si estende per circa 100 metri di lunghezza, originata da materiale argilloso proveniente dall’oceano. Da lontano assomiglia ad una città con un santuario, da cui il nome di “Santuario bianco”. Nel pomeriggio spostamento a Del Uul per ammirare le antiche pitture rupestri.

  • 10° giorno: Kharakorum - percorrenza Km. 250 circa

    Servizio di pensione completa, con pernottamento in yurta. Proseguimento per raggiungere il Kharakorum: capitale del grandeimpero mongolo. L’esatta ubicazione di “Qaraqorum” fu stabilita alla fine del sec. XIX da orientalisti russi ma soltanto dopo la seconda guerra mondiale archeologi russi e mongoli condussero a termine scavi sistematici mettendo alla luce gli imponenti resti della città e recuperando preziosi reperti. Lungo il tragitto sosta al monastero di ShankHiid, uno dei più antichi templi della Mongolia. Possibilità di effettuare trekking lungo il fiume Orkhon. All’arrivo a Kharakorum visita del nuovo museo, che è stato aperto recentemente per mostrare al pubblico i resti unici ritrovati durante una campagna di scavi nata dalla collaborazione della Mongolia con la Germania.

  • 11° giorno: Kharakorum - Bayangobi - Tempio di Ovgoni - percorrenza Km. 120 circa

    Servizio di pensione completa, con pernottamento in yurta. Mattinata dedicata alla visita di Kharakorum. La città , fondata nel 1220, fu distrutta dai Cinesi nel 1382. Si potranno ammirare i resti della vecchia città e il Monastero di ErdeneZuu. Quest’ultimo è il primo monastero buddista in Mongolia, sorto sulle rovine di Kharakorum nel 1586 per ordine di AbtaiSain Khan, lontano parente di Gengis Khan e uomo molto influente. Il complesso è circondato da un muro di 108 “stupa” bianchi (stupa = monumento utilizzato per conservare reliquie, tipico della religione buddista). Di più di 60 templi presenti in origine, la Rivoluzione Culturale degli anni ’30 ne ha risparmiati soltanto 3. Il monastero di ErdeneZuu è nuovamente in funzione e con un po’ di fortuna si potrà assistere ad una cerimonia nella sala di preghiera principale. Nel pomeriggio proseguimento per Bayangobi ( chiamato ElsenTasarkhai), che coniuga i tre diversi paesaggi caratteristici del Paese: steppa, foresta e sabbia. Termine della giornata con la visita al tempio di Ovgoni, nei pressi delle montagne di Hogno Khan.E’ stato completamente ricostruito nel 1660, dopo la distruzione e il massacro dei monaci avvenuta nel 1640 dagli eserciti di ZungarGaldanBochigtu, nemico di Zanabazar. Da non perdere l’escursione al grazioso laghetto e alle dune di HognoTarni.

  • 12° giorno: Parco Nazionale di HustainNuruu - percorrenza Km. 180 circa

    Servizio di pensione completa, con pernottamento in yurta. La giornata inizia con l’incontro con una famiglia nomade di allevatori di cavalli. Molto del successo delle armate mongole era strettamente legato alla razza del cavallo che ne costituiva il principale mezzo di locomozione.Perchè di cavallo si tratta e non di pony, come potrebbero far pensare le modeste dimensioni dell’animale: tra i 122 e i 142 cm. mediamente di altezza al garrese, e con peso medio di circa Kg. 272. Un animale estremamente solido, per quanto inelegante, di costituzione massiccia, con zoccoli larghi e robusti che non necessitano la ferratura, e un pelo duro e folto capace di far sopportare all’animale gli sbalzi di temperatura della Steppa: da -40 gradi in Inverno a +30 in Estate; una lunga coda e una fluente criniera che nelle giumente era tagliata a scopi utilitaristici e non estetici. Possibilità di effettuare una passeggiata a cavallo nei dintorni dell’allevamento. Proseguimento quindi per raggiungere il Parco Nazionale di HustainNuruu, che si estende per una superficie di 900 kmq. Al suo interno, a partire dal 1993, sono stati reintrodotti i “Takhi”, chiamati anche cavalli di Prezewalski, ultimi esemplari di cavalli selvaggi esistenti al mondo. Attualmente il parco ospita un centinaio di esemplari.I momenti migliori per osservarli sono l’alba e il tramonto, quando si muovono in branco per abbeverarsi sulle rive del fiume Tuul. Termine della giornata con la visita al piccolo museo locale; nel quale un filmato illustra il progetto di reinserimento dei cavalli Takhi.

  • 13° giorno: Ulan Bator - percorrenza Km. 180 circa

    Prima colazione in yurta. Partenza per il rientro a Ulan Bator. Pranzo libero. All’arrivo sistemazione in albergo (cat. 3 stelle), cena di commiato e pernottamento. Pomeriggio a disposizione per l’ultima passeggiata in questa città , dove accanto ai numerosi edifici di forte influenza sovietica, emerge ancora il mistero della sua antica storia, come descritto dalla questa citazione dal “Grande libro dei viaggi”.

    «Lo sguardo cerca punti di riferimento sul terreno. Non una strada, una pista, un sentiero, un fabbricato, una casa, tutto sembra vuoto: colline brulle, ondulazioni sinuose, corrugamenti appena accentuati, poi d’improvviso è un fiume scintillante, una strada dritta, un susseguirsi di edifici. È Ulan Bator la capitale »

  • 14° giorno: Ulan Bator - Italia

    Prima colazione in albergo a Ulna Bator. In tempo utile trasferimento in aeroporto per la partenza con volo di linea di rientro in Italia.

  • Da sapere

    DA SAPERE prima di partire per un viaggio in Mongolia

    I Mongoli sono gente ospitale, tranquilla e tollerante; amano i grandi silenzi della steppa e i comportamenti decorosi, ispirati a un’educazione severa e a una profonda spiritualità , che li ha temprati a superare ogni ostacolo e ogni difficoltà . Lo stile di vita nomade li ha abituati ad usufruire dell’essenziale e ad adattarsi ai ritmi della natura. Fieri e orgogliosi cavalieri fanno sempre riferimento al ricordo di Genghis Khan, l’ artefice del più grande impero della storia.

    Questo immenso paese di 1.566.500 kmq, con tutte le sue contraddizioni affascina senza dubbia il turista europeo, ma prima della partenza è meglio non dimenticare che:

    • anche d’estate, l’escursione termica tra giorno e notte è notevole, e sono possibili cambiamenti atmosferici repentini. Vi consigliamo quindi una copertura “a cipolla”, che permetta di passare dall’abbigliamento estivo a quello invernale (giacca a vento, sciarpa, cappello e guanti), nonchà© impermeabile, cappello, crema solare, prodotto antizanzare e torcia
    • viaggiando in auto per diverse ore al giorno, è necessario essere in buone condizioni fisiche.
    • le visite potranno avere un ordine diverso da quello indicato nel programma.
    • per motivi di praticità , per gli spostamenti al di fuori della capitale si raccomanda di viaggiare con un solo bagaglio per persona, evitando possibilmente valige rigide.La partenza del 1 Luglio coincide con il Festival del Naadam che si tiene dal 11 al 13 LuglioOgni anno nei giorni 11 e 12 luglio, anniversario della rivoluzione mongola del 1921, la Mongolia celebra il suo “Naadam” (festival), la festa più popolare e più importante del paese che richiama nella capitale Ulan Bator centinaia di migliaia di mongoli da tutte le “aimag” (regioni) e centinaia di turisti. Originariamente la festa si svolgeva nella piazza centrale della capitale, SuheBaatar.E’ una vera e propria festa nazionale, che si svolge presso lo stadio centrale e che si celebra fin dai tempi di Genghis Khan, quando si riunivano nomadi ed eserciti mongoli. Musiche e danze in stile medievale si susseguono per ore, per poi dare inizio alla gara più attesa, in cui gli uomini si battono nella specialità della lotta, il loro sport nazionale, per conquistare il titolo di “Leone della Mongolia”. Tocca poi agli arcieri uomini e donne, ad affrontarsi in gare di tiro con l’arco. Infine, oltre seimila cavalieri danno vita alla manifestazione più spettacolare, quella della corsa sui cavalli.Diversi Naadam si svolgono nel territorio mongolo, ma il più grande, popolare e caratteristico resta quello di Ulan Bator. Per gli appassionati di fotografia esiste la possibilità di fotografare da vicino tutti gli eventi, per fare questo occorre farsi rilasciare un permesso speciale a pagamento.

La quota comprende

  • Trasporto aereo in classe turistica su voli di linea dall’Italia
  • Trasferimenti da e per l’aeroporto di Ulan Bator
  • Sistemazione in camera doppia standard con servizi privati nell’albergo della categoria indicata a Ulan Bator per un totale di 3 notti
  • Sistemazione in Yurta a due posti per un totale di 9 notti
  • Servizio di pensione completa dal pranzo del secondo girono alla prima colazione del quattordicesimo giorno con l’esclusione di un pranzo a Ulan Bator
  • Auto o mini-bus per le visite a Ulan Bator; fuoristrada Mitsubishi Delika per il circuito dettagliato. Ogni auto trasporta un massimo di 4 persone
  • Guida locale parlante italiano per tutto il circuito
  • Gli ingressi necessari per le visite indicate. Ingresso al Nadam per la partenza del 1 Luglio
  • Assicurazione medico-bagaglio

La quota non comprende

  • Le Tasse Aeroportuali sui voli dall’Italia.
  • Tutto quanto non specificatamente dettagliato è da ritenersi escluso.

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