Mongolia: il fascino dei Gobi

  • Mongolia: il fascino dei Gobi

  • Tipologia di viaggio

    Viaggio di Gruppo in Condivisione

  • Durata

    14 giorni

  • Partenza

    Principali aeroporti italiani

  • Voli

    Voli non inclusi

  • Passeggeri

    Minimo 4

  • Guida - Accompagnatore

    Locale parlante italiano

Mongolia: il fascino dei Gobi

VIAGGIO DI GRUPPO IN CONDIVISIONE
Tappe del Viaggio: Ulan Bator . Gobi Centrale . Gobi Meridionale . Valle dei rapaci . Khongryn Els . Bayanzag . Ongiin Hiid . Kharakorum . Bayangobi . Tempio di Ovgoni . Hustain Nuruu

Quote in camera doppia da (euro per persona):

Partenza Hotel 3*S. sing.Hotel 4*S. sing.Hotel 5*S. sing.
14-06-20264.938774
15-07-20264.938774
09-08-20264.938774

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CittàHotelCategoriaCamera
4 stelleStandard
4 stelleStandard
4 stelleStandard
4 stelleStandard

Assicurazioni Obbligatorie

  • Assistenza in Viaggio
  • Spese Mediche in Viaggio
  • Bagaglio
  • Annullamento del Viaggio

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Tariffe valide fino ad esaurimento posti volo contigentati

Programma di viaggio

  • 1° giorno: Italia - Ulan Bator

    Partenza dall’Italia con volo di linea serale per raggiungere Ulan Bator. Pernottamento a bordo.

  • 2° giorno: Ulan Bator - Visite

    Arrivo a  Ulan Bator: la città più popolosa della Mongolia; qui abita il 45% della popolazione mongola, che in tutto conta appena 3,4 milioni di persone. Sbarco e dopo aver effettuato le operazioni di frontiera, incontro con la guida parlante italiano che provvederà al trasferimento in albergo. Tempo a disposizione per relax. Nel pomeriggio visita del Museo di Storia Nazionale, che ripercorre la storia della Mongolia dall’antichità fino alla rivoluzione democratica del 1990, incluso il periodo di Gengis Khan, e della piazza principale Gengis Khan, con i monumenti dedicati all’omonimo eroe e a Sukhebaatar.

    Trattamento: Pernottamento in albergo. Pranzo e cena.

  • 3° giorno: il Deserto del Gobi

    Prima colazione in albergo. Partenza al mattino per il deserto del Gobi lungo un percorso caratterizzato da tipici scenari di vita mongola. Arrivo nel Gobi centrale e visita di Baga Gazryn Chuluu, una montagna sacra che si trova a 1760 metri sopra il livello del mare, famosa per le formazioni uniche di roccia granitica e per il suggestivo paesaggio in cui è situata, dove si trovano anche le rovine di un tempio di meditazione.

    Trattamento: Pernottamento in gher. Pranzo e cena.

  • 4° giorno: il Gobi Meridionale

    Prima colazione al campo. Si prosegue in direzione di Tsagaan Suvraga, una formazione calcarea che si estende per circa 100 metri di lunghezza, originata da materiale argilloso proveniente dall’oceano. Da lontano assomiglia a una città con un santuario, da cui il nome di “Santuario bianco”. Trasferimento al campo gher. Nel pomeriggio si raggiungerà Del Uul per ammirare le antiche pitture rupestri.

    Trattamento: Pernottamento in gher. Pranzo e cena.

  • 5° giorno: Dalanzadgad - Yolyn Am = la Valle dei rapaci

    Prima colazione al campo. Si prosegue in direzione della Valle dei Rapaci, situata all’interno del Parco Nazionale Gurvan Saikhan e vero gioiello naturale. Lungo il tragitto sosta a Dalanzadgad, capoluogo della regione del Umnugovi, cioè Gobi del Sud e splendida occasione per entrare in contatto con la storia e le tradizioni della Mongolia. Visita del Museo Naturale che ospita oltre 4.000 reperti e manufatti, dotati di strutture e decorazioni che soddisfano gli standard internazionali. La collezione del museo comprende tracce di insediamenti umani nella provincia del Gobi meridionale risalenti a 4.500-5.000 anni fa, antiche reliquie e fossili rinvenuti in luoghi come la valle di Chuhor Ret, Ongiin Khiid, Bayanzag, Khongoryn Els e Tugrikh Jireg. Presenta anche squisite opere di famosi artigiani del Gobi. Pomeriggio dedicato alla scoperta della Yolyn Am: spettacolare valle famosa per le sue impressionanti pareti di roccia che si innalzano fino a 200 metri di altezza. Durante l’inverno, la valle si trasforma in un vero e proprio paradiso di ghiaccio, mentre durante l’estate diventa un’oasi verde lussureggiante. Lungo il percorso, potrete ammirare una varietà di flora e fauna uniche, tra cui il langur della Mongolia, una rarissima sottospecie di pecora selvatica, e l’aquila reale. Uno dei momenti più suggestivi è quando si raggiunge la parte più stretta della valle, dove un fiume ghiacciato scorre tra le rocce, creando una meravigliosa e fresca atmosfera. Questa meraviglia naturale vi farà sentire come se foste immersi in un mondo completamente diverso.

    Trattamento: Pernottamento in gher. Pranzo e cena.

  • 6° giorno: Toli Khad=roccia a specchio - Khanan Khets - Saran Khundii=valle della luna

    Prima colazione al campo. In prima mattinata partenza per Toli Khad, ovvero la “roccia specchio”. Il mattino i raggi del sole si riflettono su questa roccia come se fosse un vero e proprio specchio, uno spettacolo incredibile e unico! Proseguimento per raggiungere Khanan Khets, zona rocciosa molto particolare, incontaminata, che ospita fauna selvatica, e Saran Khundii, chiamata “valle della luna” perché le rocce tra il bianco e il grigio le conferiscono un aspetto in qualche modo lunare, specialmente quando la luce si riflette. Pranzo pic-nic nella valle, poi si riparte per giungere nella provincia di Gurvantes.

    Trattamento: Pernottamento in albergo locale. Pranzo a pic-nic e cena.

  • 7° giorno: Ikh Khongil

    Prima colazione in albergo. Partenza per Ikh Khongil, che significa “il grande passaggio”, un canyon scavato entro alte pareti rocciose, molto suggestivo, entro cui si è formato. Esplorazione della zona e pranzo pic-nic. In serata si raggiungerà il campo nei dintorni di Khongryn Els considerate le dune di sabbia più grandi e spettacolari della Mongolia.

    Trattamento: Pernottamento in gher. Pranzo a pic-nic e cena.

  • 8° giorno: Khongryn Els - le Rupi fiammeggianti

    Prima colazione al campo. Escursione alle spettacolari dune di sabbia di Khongryn Els, che fanno parte del deserto del Gobi, e offrono un sorprendente contrasto con l’aspro paesaggio della Mongolia, con la loro vasta estensione, le altezze imponenti che raggiungono i 300 metri e l’accattivante bellezza arricchita dal loro significato storico e geologico. Oltre che per il loro splendore visivo, le dune di Khongor sono note per il fenomeno delle “sabbie che cantano”, che producono suoni inquietanti e melodici quando il vento sposta le sabbie, creando un’esperienza uditiva profonda quanto quella visiva. All’estremità nord delle dune si è formata una bella oasi dove crescono erba e fiori. Salita in cima alle dune più alte (Duut Mankhan) per ammirare il paesaggio. Proseguimento quindi verso Bayanzag, conosciute come le “Rupi fiammeggianti”: antichi bastioni, che fanno parte della storica Formazione Djadochta, e sono una testimonianza del passato dinamico della Terra. Questi strati di sabbia e materia calcarea, arricchiti di ferro, emanano una vivida tonalità rosso-arancio, particolarmente spettacolare al tramonto, quando le grandi rocce piene di minerali delle scogliere immergono il paesaggio in un bagliore di fuoco. Si tratta di un terreno sacro per i paleontologi, il luogo in cui sono state portate alla luce le prime uova di dinosauro, modificando per sempre la nostra comprensione di queste creature preistoriche. Le scoperte fatte qui, tra cui diversi fossili di mammiferi, lucertole, ossa di dinosauro e flora preistorica, dipingono un quadro vivace della vita di milioni di anni fa. Un ritrovamento particolarmente affascinante è stato quello di un fossile di Oviraptor, scoperto in mezzo a un gruppo di uova, che ha rivelato che queste scogliere servivano da nido preistorico per i fossili dei dinosauri.

    Trattamento: Pernottamento in gher. Pranzo e cena.

  • 9° giorno: Ongiin Hiid

    Prima colazione al campo. Partenza per raggiungere il tempio-monastero di Ongi noto anche come Ongiin Khiid, che era uno dei più grandi complessi monastici della Mongolia, situato lungo le rive del fiume Ongi. Distrutto nel 1930, è ora un sito di rovine e un centro di ricostruzione, dove alcuni monaci, dopo lunghi anni di abbandono, vivono e stanno riedificando il monastero sulle vecchie rovine, con un museo che ne racconta la storia. Nel pomeriggio, visita del tempio, composto da due complessi uno a nord e uno a sud dell’omonimo fiume, collegati da un ponte di cui restano le fondamenta. Nei trenta templi che formavano il complesso risiedevano 1000 monaci, quasi tutti uccisi o costretti a arruolarsi come militari dai Russi negli anni ’30.

    Trattamento: Pernottamento in gher. Pranzo e cena.

  • 10° giorno: Kharakorum

    Prima colazione al campo. Partenza in direzione di Kharakorum, una città situata nella Mongolia centrale, la capitale dell’ Impero Mongolo nel XIII secolo durante il regno di Genghis Khan. Pranzo in corso di viaggio. All’arrivo visita del nuovo museo, che è stato aperto recentemente per mostrare al pubblico i resti unici qui ritrovati durante una campagna di scavi organizzata in collaborazione con la Germania. Proseguimento con la visita della città, fondata nel 1220, fu distrutta dai Cinesi nel 1382. Si potranno ammirare i resti della vecchia città e il Monastero di Erdene Zuu. Si tratta del primo monastero buddista in Mongolia, sorto sulle rovine di Kharakorum nel 1586 per ordine di Abtai Sain Khan, lontano parente di Gengis Khan e uomo molto influente. Il complesso è circondato da un muro di 108 “stupa” bianchi, dei più di sessanta templi presenti in origine, la Rivoluzione Culturale degli anni ’30 ne ha risparmiati soltanto tre, ma il monastero è nuovamente in funzione e con un poco di fortuna si potrà assistere ad una cerimonia nella sala di preghiera più importante.

    Trattamento: Pernottamento in gher. Pranzo e cena.

  • 11° giorno: condividere una giornata con una famiglia nomade

    Prima colazione in campo. La giornata è dedicata all’incontro e alla condivisione del tempo con una famiglia nomade per vedere da vicino come si svolge la loro vita quotidiana e riuscire quindi a meglio comprendere la loro cultura. Si parteciperà ad alcune delle attività tipiche dei nomadi:

    *mungitura degli animali, principalmente mucche e cavalli

    *utilizzo dell’ “Uurga”, il lazzo tipico mongolo per prendere i cavalli e radunarli

    *preparazione di prodotti caseari tipici

    *montaggio della gher (con un minimo di 5 partecipanti)

    *preparazione di piatti mongoli quali i “buuz”: ravioli ripieni di carne cotti al vapore o altre pietanze tipiche

    Nel pomeriggio rientro al campo gher e tempo a disposizione per relax.

    Trattamento: Pernottamento in gher. Pranzo e cena.

  • 12° giorno: Parco Nazionle Hustain Nuruu e i cavalli di Prezewalski

    Prima colazione al campo. Si prosegue in direzione del Parco nazionale di Hustain Nuruu, che copre una superficie di 900 Kmq. In questo territorio a partire dal 1993, sono stati reintrodotti i “Takhi”, chiamati anche cavalli di Prezewalski, ultimi esemplari di cavalli selvaggi esistenti al mondo. Sono di taglia piccola e corporatura robusta, con mantello color beige e crini neri. Sono geneticamente differenti dai cavalli domestici, per questo è importante che si riproducano tra loro. Attualmente il parco ospita un centinaio di esemplari. I momenti migliori per osservarli sono l’alba e il tramonto, quando si muovono in branco per abbeverarsi sulle rive del fiume Tuul. Visita al piccolo museo locale e visione di un filmato che illustra il progetto di reinserimento dei cavalli Takhi.

    Trattamento: Pernottamento in gher. Pranzo e cena.

  • 13° giorno: Ulan Baator - Visita

    Prima colazione in gher. Partenza per raggiungere nuovamente Ulan Baator. All’arrivo visita al Palazzo d’inverno di Bodg Khan: un complesso che fu il Palazzo Verde dell’ottavo Jebtsundamba Khutughtu, che in seguito fu proclamato Bogd Khan, o sovrano della Mongolia. Oltre ad essere il museo più antico, è anche considerato uno con la più grande collezione della Mongolia. Il palazzo è l’unico rimasto dalle quattro residenze originarie del Bogd Khan. Costruito tra il 1893 e il 1903, il complesso è una delle poche attrazioni storiche mongole che non sono state distrutte né dai sovietici né dalle forze comuniste. Con il Palazzo d’Inverno, la Porta della Pace e della Felicità, il Padiglione del Raffreddamento e 6 templi, ciascuno contenente opere d’arte, scritture e thangka buddisti, come il Tempio Naidan e il Tempio Makhranz, il complesso del palazzo è composto da un totale di circa 20 strutture. Il museo ha circa 8.600 reperti e riceve oltre 40.000 visitatori all’anno. Termine della gironata so una sosta sulla collina Zaisan, che offre una panoramica sulla città e sui dintorni. In serata partecipazione ad uno spettacolo di folklore tipico mongolo.

    Trattamento: Pernottamento in albergo. Cena e pranzo libero.

  • 14° giorno: Ulan Bator - Italia

    Prima colazione in albergo a Ulan Bator. In tempo utile trasferimento in aeroporto per la partenza con volo di linea per il rientro in Italia.

La quota comprende

  • Trasporto aereo i8n classe turistica su voli di linea in partenza dall’Italia
  • Franchigia bagaglio un collo in stiva per persona max Kg. 23
  • Trasferimenti da e per l’aeroporto di Ulan Bator con assistente locale
  • Servizio di accoglienza e assistenza in aeroporto da personale locale
  • Sistemazione in camera doppia standard con servizi privati in alberghi 4 stelle
  • Sistemazione in yurta (gher) esclusiva per 2 persone
  • Trattamento come indicato in programma
  • Guida/accompagnatore parlante italiano per tutto il circuito
  • Circuito dettagliato in fuoristrada – tipo Mitsubishi Delika – con autista (1 fuoristrada per 4 persone)
  • Visite ed escursioni indicate in programma
  • Ingressi necessari
  • Tasse locali
  • Assicurazione Medico-Bagaglio

La quota non comprende

  • Tasse aeroportuali, adeguamento carburante e altri adeguamenti imposti dalle compagnie aeree.
  • Assicurazione contro l’annullamento All Risk.
  • Tutto quanto non specificatamente dettagliato è da ritenersi escluso.

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